InProV
Inventario dei Prosimetri in Volgare (1250-1500)
Progetto
Il progetto InProV si propone di catalogare e analizzare i testi prosimetrici in volgare scritti tra il 1250 e il 1500 ca., al fine di comprendere meglio le caratteristiche di una tradizione che nei primi secoli della nostra letteratura procedeva di pari passo con la composizione di opere redatte esclusivamente in versi o in prosa.
A differenza degli studi classici e mediolatini, manca nel campo dell’italianistica uno studio approfondito che si occupi in maniera esaustiva dei prosimetri in volgare, nonostante opere celebri quali la "Vita Nova" di Dante, la "Comedia delle ninfe fiorentine" ("Ameto") del Boccaccio, l’"Arcadia" del Sannazaro e gli "Asolani" del Bembo rientrino a pieno titolo in questa tipologia letteraria.
L’unico e imprescindibile contributo critico in questo senso è rappresentato dal volume "Il prosimetro nella letteratura italiana" a cura di A. Comboni e A. Di Ricco (Trento, 2000), che raccoglie gli atti relativi al seminario tenutosi nell’università trentina tre anni prima. Già in quella sede erano emerse alcune problematiche concernenti la definizione di 'prosimetro' che la sensibilità moderna tende ad associare a certi tipi di testo (affini al 'libello' dantesco) piuttosto che ad altri.
Sia nelle "Artes dictandi" medievali, sia nei moderni dizionari e manuali di metrica non si trovano del resto significative descrizioni del fenomeno, ma succinte definizioni che ribadiscono il concetto etimologico di testo in cui convivono versi e prosa.
Una più interessante riflessione, purtroppo isolata nell’ambito della critica rinascimentale, è offerta da una pagina della "Poetica d’Aristotele vulgarizzata e sposta" del Castelvetro (1570), il quale, pur introducendo dei distinguo in base alla diversa collocazione dei versi all’interno dei testi, esprime un giudizio alquanto negativo sul prosimetro:
«è più tosto mostro che parto perfetto d’umano ingegno il mescolamento del verso e della prosa, non altrimente che sarebbe mostro il mescolamento di due spezie d’animali tra sé diversi, come d’uomo e di cavallo, onde s’è favoleggiato essere stato formato il centauro».
Al fine di non escludere dal repertorio alcuni testi sulla base di definizioni preconcette, l’inventario comprende tutte quelle opere in cui la coesistenza di parti in prosa e parti in versi, indipendentemente dalla loro ampiezza e dai tempi di composizione, obbedisce ad una scelta programmatica dell’autore. Solo, in via preliminare, si sono esclusi quei testi in cui parti in prosa fungono da prefazione ad un componimento in versi (o viceversa); in cui l’inclusione di componimenti poetici all’interno dell’opera in prosa è limitata ed occasionale; in cui l’alternanza di prosa e poesia non è attribuibile all’autore ma dovuta ad aggiunte successive, estranee alla sua volontà. Vengono invece trattati separatamente alcuni casi particolari in cui la soluzione prosimetrica risulta compromessa o per l’incompiutezza dell’opera o per la sua disorganicità o ancora per l’incerta distinzione dei confini tra prosa e versi.
Ogni prosimetro è esaminato mediante una scheda tipo che si ispira alla metodologia adottata nell’"Atlante dei canzonieri in volgare del Quattrocento", a cura di T. Zanato e A. Comboni (Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo, 2017). La scheda prevede:
- una nota biografica dell’autore;
- il titolo del prosimetro e le ragioni della sua scelta;
- i testimoni principali (manoscritti e/o stampe) che ci tramandano l’opera;
- ragguagli sulla tradizione testuale, utili per un inquadramento filologico;
- il periodo di composizione comprendente le eventuali fasi redazionali;
- una descrizione del contenuto e della struttura;
- il genere (e i modelli) cui il testo può essere ricondotto;
Inventario
L'inventario verrà progressivamente integrato con i link alle schede di analisi delle singole opere, sulla base dell'avanzamento del progetto di ricerca.
Casi particolari
Eventi
26-27/06/2023 - La tradizione prosimetrica in volgare da Dante a Bembo
Venezia, lunedì 15.00-19.00 e martedì 9.00-19.00
Organizzazione a cura di Matteo Favaretto, Tiziano Zanato
Atti del convegno “La tradizione prosimetrica in volgare da Dante a Bembo" in open access
Il convegno intende portare avanti la discussione sul prosimetro nella letteratura italiana avviata a Trento nel 1997, concentrandosi però sulla produzione volgare dei primi secoli, caratterizzati da una certa eterogeneità di temi e generi; vuole essere l’occasione per condividere nuovi contributi di ricerca sia sulle opere più celebri sia su quelle meno note, favorendo approcci metodologici diversi che possano portare ad una maggiore conoscenza della tradizione prosimetrica.
2/12/2022 - RSA Virtual 2022
Partecipazione al convegno virtuale organizzato dalla Renaissance Society of America con un intervento dal titolo "Interaction between poetry and prose in Italian vernacular prosimetra (1250-1500)"
24/09/2021 - Venetonight
Intervista su Radio Ca’ Foscari: Matteo Favaretto, "Il prosimetro nei primi secoli della letteratura italiana"
23/10/2020 - Dante e il prosimetro: dalla “Vita nova” al “Convivio”
Partecipazione al XIX Convegno internazionale di Letteratura italiana “Gennaro Barbarisi” con un intervento dal titolo "InProV: un inventario dei prosimetri in volgare dalla «Vita Nova» di Dante agli «Asolani» del Bembo", edito nei “Quaderni di Gargnano”
Partner
La ricerca si è sviluppata fra il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia (supervisor prof. Tiziano Zanato) e il Department of Romance Languages and Literatures [ENG] dell’University of Notre Dame (supervisor prof. Zygmunt Barański).
Collabora al progetto InProV
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