Eventi e news

Auditorium Santa Margherita Emanuele Severino Dorsoduro 3689 Venezia

Cos’è patrimonio culturale? Come lo possiamo conoscere e raccontare in modo efficace e inclusivo? Siamo davvero “open to meraviglia”? Questo evento si pone come un crocevia di idee, un luogo di incontro per riflettere su come il nostro immenso patrimonio culturale possa essere compreso, valorizzato e comunicato in un’era di rapidi cambiamenti. L’evento si svolge nell’ambito della Research Communication Week dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

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Mercoledì 3 aprile 2024 dalle 15:00 partecipa al webinar di presentazione dei bandi a cascata dello Spoke 9, tramite riunione Zoom (ID 860 6053 0606). Durante l'incontro verranno approfonditi gli obiettivi dei bandi, i criteri di eleggibilità dei potenziali soggetti beneficiari e la documentazione da presentare in fase di sottomissione della proposta progettuale.

Villa Zito, Viale della Libertà, 52 Palermo e online su Zoom

Meeting organizzato dalla Fondazione Sicilia il 21-22 marzo 2024 a Palermo. 
Programma:

  • 15:00 – 17:00: Riunione dei partner del progetto Spoke 9 presso l'Auditorium
  • 17:00 – 18:00: Presentazione dei bandi a cascata ai potenziali stakeholders e beneficiari.

Un'opportunità di conoscenza e connessione con realtà impegnate nell'innovazione e nella trasformazione del territorio.

Claudia Pizzinato - Dipartimento di Studi Umanistici

Abstract: la convenzione di Faro ha quasi 20 anni, ma è uno strumento ancora poco noto e soprattutto non ancora ben recepito dalla normativa italiana, nonostante sia stata ratificata nel 2020. Partendo da una sintesi dei punti salienti della Convenzione e da alcuni esempi della sua applicazione in ambito europeo e italiano, ci si soffermerà su alcuni passaggi della stessa, in particolare su quelli che tentano di definire il valore del bene culturale/ il bene culturale come valore. Si faranno poi dei raffronti tra la legislazione italiana e la Convenzione di Faro e in particolare sul concetto di materialità e immaterialità del bene culturale.

tourismA – Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale

Palazzo dei Congressi - Firenze, 23-25 febbraio 2024 

TourismA è un momento di esposizione, divulgazione e confronto di tutte le iniziative legate alla comunicazione del mondo antico e alla valorizzazione delle sue testimonianze.
Nella giornata di sabato 24 febbraio, CHANGES sarà presente a questo importante salone con un evento intitolato 'Patrimonio all'italiana' (programma TourismA) e con uno stand.
Un'occasione importante e di visibilità per le attività di ricerca svolte nell'ambito del progetto.

Aula B - Ca’ Bottacin

Intrecciando diversi ambiti disciplinari, quali la sociologia, la sociolinguistica e la glottodidattica, l’evento vuole fornire diversi punti di vista sulla questione migratoria bangladeshi. Argomento particolarmente centrale nel mutamento e nel futuro della città di Venezia, gli interventi si concentreranno sulla migrazione secondaria e sul plurilinguismo che ne consegue, sulle interlingue degli immigrati e sugli aspetti peculiari e critici nella didattica dell’italiano a bambini e adulti provenienti dal Bangladesh. L’intervento di una donna bangladeshi aggiungerà una testimonianza diretta sulle questioni trattate.

Raissa De Gruttola Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea, Samuela Simion Dipartimento di Studi Umanistici, Laura Tomasi Dipartimento di Studi Umanistici

Abstract:
Nel 2024 si celebrano i 700 anni dalla morte di Marco Polo (1324-2024). Dal Medioevo a oggi il grande viaggiatore è stato al centro di un'incessante fioritura di leggende, invenzioni, falsi e operazioni commerciali che ne mostrano la vitalità come mito e l'efficacia come brand. 
Alcune di queste leggende, respinte come false dagli studiosi, si sono sedimentate nell'immaginario comune, entrando a volte anche nelle guide turistiche e in strumenti informativi come wikipedia. Nella prima parte della presentazione sarà discusso il caso della moglie cinese di Marco Polo; nella seconda si analizzerà il tema della Cina e delle conoscenze confuse e distorte che spesso si hanno su di essa all'epoca di Marco Polo. Saranno presentati il contesto storico, sociale e culturale del regno dei  khan mongoli e dell'impero cinese che ne divenne parte integrante durante la dinastia Yuan. Si passerà poi alla ricezione di Marco Polo in Cina oggi attraverso i lavori degli studiosi cinesi sul viaggiatore e il suo testo. Verranno infine presentati gli itinerari turistici a tema poliano, mostrando come le precedenti conoscenze specialistiche siano state integrate all’interno di percorsi per l’ampio pubblico. Particolare attenzione verrà riservata alle modalità di divulgazione delle leggende su Marco Polo e delle principali caratteristiche della Cina di epoca Yuan. Infine verrà proposto un report in merito al lavoro svolto e alla collaborazione con le guide turistiche.

file pdf Locandina Marco Polo 700 anni dopo
Dal viaggio nel libro all’itinerario turistico
1 MB

Andrea Carlo Lo Verso, Monica Calcagno, Nicola Fuochi
Dipartimento di Management

Abstract: il seminario illustrerà lo stato della ricerca sul campo svolta fino ad ora nel contesto urbano di Marghera. Marghera, per la sua storia industriale e urbanistica, nonché per la vicinanza a Venezia rappresenta, potenzialmente, un luogo ricco di “heritage”. Tuttavia, è perlopiù ignorata dalle istituzioni culturali e le poche iniziative di valorizzazione culturale di matrice istituzionale non sembrano avere prodotto risultati duraturi e significativi. Il tessuto sociale di Marghera è però animato da associazioni e organizzazioni che spontaneamente cercano di attivare processi culturali. Ciò rende Marghera un contesto ideale per lo studio di processi di “heritagization” dal basso. Attraverso interviste semi-strutturate e osservazioni etnografiche di eventi e iniziative intraprese dalle realtà associative del territorio, ricostruiamo una mappa di luoghi e di spazi della città che possono essere individuati come elementi costitutivi del senso di comunità, esplorando pratiche e processi di significazione che permettono alle comunità di riappropriarsi degli spazi urbani, infondendoli di senso.

Luigi Magnini
Dipartimento di Studi Umanistici

Abstract: negli ultimi anni, i sistemi di Mobile GIS hanno semplificato e reso più rapida l'acquisizione dei dati sul campo in ambito archeologico (Tripcevich, Wernke 2010) e non solo. I sistemi informativi geografici hanno avuto un grande impatto sull’archeologia negli ultimi 30 anni, ma è solo negli ultimi dieci che sono diventati sempre più intelligenti, portatili e gestibili da dispositivi mobili come tablet e smartphone. Grazie alla presenza di sistemi GPS integrati e, soprattutto, di antenne esterne ad alta precisione questi dispositivi possono raggiungere posizionamenti anche molto precisi, fino a 1-2 cm nelle giuste condizioni (Buławka, Chyla, 2020). Grazie alla rapida diffusione di queste tecnologie, le applicazioni di Mobile GIS stanno diventando sempre più popolari e molti lavori hanno evidenziato il potenziale di questo nuovo metodo di indagine (Ames et al. 2020). Contestualmente anche i servizi e le potenzialità offerte dalle diverse applicazioni, siano esse prodotte da aziende private oppure progetti open source, iniziano a diversificarsi.

La funzionalità di queste applicazioni per l’indagine topografica e archeologica è, come già visto, conclamata e supportata da decine di pubblicazioni; in quest’ottica, quindi, l’obiettivo del presente lavoro si concretizza nel testare un applicativo che possa coniugare le necessità di un’indagine di archeologia partecipata con la versatilità dei sistemi di Mobile GIS. Nel dettaglio verranno mostrati due casi di studio campione (di cui uno inerente il progetto Changes) che permettano di illustrare potenzialità e limiti della metodologia sempre con un occhio alla fruizione e al coinvolgimento delle diverse comunità.

Nicola Fuochi
Dipartimento di Management

Abstract: attraverso quali meccanismi le storie diventano patrimonio condiviso, costruiscono una memoria collettiva e in ultima istanza vanno a comporre quel corpus di conoscenze che chiamiamo cultura? Come accade per ogni fenomeno assai complesso e stratificato non è possibile dare una risposta univoca a questo quesito: il seminario si propone allora di esaminare alcune caratteristiche di una selezione di storie che oggi vengono considerate dal vasto pubblico come portatrici di verità consolidate; verità che in molti ambiti, per chi non abbia avuto modo di approfondirne i contenuti, rappresentano la memoria collettiva sulla quale fondare le proprie credenze.

Margherita Zucchelli
Dipartimento di Scienze Ambientali,  Informatica  e Statistica

Abstract: nonostante il crescente numero di pubblicazioni a documenti a livello nazionale ed Europeo riguardanti l’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio culturale e l’importanza del patrimonio culturale per la comunicazione di informazioni sugli effetti del cambiamento climatico, all’interno della società la consapevolezza risulta ancora scarsa, soprattutto se si considerano gli effetti graduali legati al cambiamento climatico. Nell’ambito del progetto CREST e in collaborazione con il Nucleo Tutela Beni Culturali della Protezione Civile di Venezia sono stati inventariati più di 600 beni minori (stemmi, patere, edicole, ecc.) solo nel sestiere di Cannaregio. Questi beni minori distribuiti in tutto il centro storico cittadino possono essere molto utili per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici sul patrimonio esposto ed evidenziare eventuali forme di degrado ricorrenti per manufatti che si trovano in condizioni di esposizione analoghe (tipologia di materiale, posizione rispetto al canale, grado di esposizione diretta agli agenti atmosferici e altezza rispetto al piano di calpestio). Inoltre, pur sfuggendo all’attenzione della maggior parte dei turisti, questi beni costituiscono un importante valore culturale e identitario per i cittadini e per la storia di Venezia. Da qui viene la proposta di creare dei percorsi turistici alternativi alle più comuni rotte, attraverso la narrazione di alcuni di questi beni, non soltanto da un punto di vista storico-artistico, ma raccontandone le trasformazioni dovute all’impatto ambientale e alle attività antropiche, in senso positivo e negativo. La narrazione dell’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio culturale può così diventare uno strumento utile per generare nel cittadino (e nel turista) una maggiore attenzione e una volontà di partecipare alla sua salvaguardia. 

4° Convegno nazionale annuale del Centro di eccellenza DTC Lazio
In collaborazione con CHANGES - Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society

Il 30 novembre 2023 dalle ore 9,00 presso l’Aula Magna, Sapienza Università di Roma, Roma, si svolgerà il convegno annuale del Centro di Eccellenza DTC Lazio.
Questa edizione è organizzata in collaborazione con la Fondazione CHANGES - “Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society", l'unico Partenariato Esteso nel settore dei Beni Culturali finanziato dal PNRR.
Una occasione unica ed eccezionale di incontro e confronto tra oltre 500 ricercatori in varie discipline scientifiche applicate ai beni culturali e rappresenta una delle prime occasioni di presentazione d'insieme di ricerche in corso e di risultati ottenuti nell'ambito del progetto "CHANGES”.
Il focus del convegno è posto sulle nuove competenze e professioni nel settore delle tecnologie applicate al patrimonio culturale, con quattro sessioni tematiche: digitalizzazione, virtualizzazione, AI per la sostenibilità; tecnologie digitali per la comunicazione, educazione e fruizione del patrimonio; tecnologie innovative per la conservazione e il restauro; nuovi modelli per la gestione dei siti culturali e turistici.

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