Welcome to Venice

Progetto

Welcome to Venice è parte dello Spoke 9 del progetto CHANGES - CREST.

CHANGES - Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society si configura come un partenariato costituito da 11 università, 4 enti di ricerca, 3 scuole di studi avanzati, 6 imprese, 1 centro di eccellenza, di cui Università La Sapienza è soggetto pubblico proponente, all’interno del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza.

L’Università Ca’ Foscari Venezia è capofila dello Spoke 9 (CREST - Cultural Resources for Sustainable Tourism) che attraverso i fondi del PNRR si propone di valorizzare le realtà locali: unendo le forze di differenti dipartimenti ha avviato un lavoro di ricerca interdisciplinare per ripensare il turismo culturale partendo dal patrimonio materiale e immateriale, e declinandolo in chiave partecipativa. L’obiettivo principale del progetto è coinvolgere attivamente le comunità per proporre modelli di sviluppo sostenibili e costruire intorno ad essi nuove narrazioni che sappiano cogliere la sfida del cambiamento climatico e della trasformazione digitale, approdando a soluzioni realmente condivise e innovative.

Welcome to Venice
CHANGES - Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society
CREST - Cultural Resources for Sustainable Tourism

Nello specifico, a Venezia, tra le tante linee di ricerca si è deciso di riflettere sulla creazione di sillabi multiculturali per un patrimonio accessibile e condiviso. Gli scopi principali sono comprendere in che modo il patrimonio culturale e linguistico italiano è fruito da diverse nazionalità e nel territorio veneziano, al fine di creare strategie per aumentare la comprensione e la condivisione del Cultural Heritage sia da un punto di vista linguistico che multiculturale.

All'interno di questa linea di ricerca si strutturano le mappe interattive di Welcome to Venice, un servizio gratuito per avere informazioni sulla città di Venezia (in Europa, Italia), facilitando la comunicazione e l'inclusione linguistica e sociale di chi vive in città e di chi sta per arrivare. Il primo pilot si concentrerà su fornire informazioni in lingua bangla per cittadine e cittadini di nazionalità bangladese.

Le mappe interattive sono co-prodotte e co-disegnate con gruppi di cittadini e cittadine in collaborazione con il team di ricerca, l'AULSS3 di Venezia e l'Ufficio Migrazioni: Orientamento Mediazione Integrazione - Servizio Pronto intervento sociale, Inclusione e Mediazione del Comune di Venezia - Direzione Coesione Sociale così come le Biblioteche di Venezia

Mappe interattive

Consulta la mappa del quartiere che ti interessa (Mestre, Marghera o Venezia) e scopri tutte le informazioni su parchi, scuole, trasporti, sanità, ecc.
Le mappe di Marghera e Venezia verranno popolate prossimamente.

Informazioni utili
per vivere in Italia e a Venezia

AULSS 3 (Azienda Unità Locale Socio Sanitaria)

Servizio Neuropsichiatria Infantile

Il Servizio di Neuropsichiatria Infantile aiuta bambini/bambine e ragazzi/ragazze da 0 a 17 anni che hanno difficoltà a crescere o a svilupparsi. Se il tuo bambino/bambina, ragazzo/ragazza mostra disagio nel suo percorso di crescita ci sono tanti specialisti per aiutarti. Il servizio si occupa anche di situazioni di autismo, difficoltà di attenzione, problemi di umore, sonno, alimentazione. Inoltre, se hai preoccupazioni in merito al benessere psicologico ed emotivo di tuo figlio/figlia ti aiutano lavorando insieme a te. Inoltre, se hai altre preoccupazioni in merito al benessere psicologico di tuo figlio/figlia si offre un supporto specifico. L’obiettivo del servizio è aiutarti a far stare meglio tuo figlio/figlia, lavorando insieme a te. Il servizio valuta ogni caso e, quando necessario, propone un percorso personalizzato di cura. 

Per prenotare chiame il numero 041 260 8010 da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.00 o leggi come accedere al servizio di Neuropsichiatria Infantile.

Sono attivi programmi specifici per le diverse fasce d’età, con team dedicati ai bambini da 0 a 3 anni, ai disturbi dello spettro autistico e ai disturbi del movimento.
Si rilasciano certificazioni e diagnosi per l'integrazione scolastica di minori con disabilità.
Si collabora con Comuni e altri servizi per garantire protezione e sostegno nelle situazioni più delicate.
All’interno del servizio opera anche l’équipe specialistica Lanterna, un gruppo di professionisti dedicati alla prevenzione, al supporto e alla gestione di situazioni delicate, come quelle legate a maltrattamento o abuso su minori, sempre con la massima sensibilità e attenzione al vostro benessere e dei vostri figli/figlie.

Polo adolescenti

Se il tuo ragazzo/ragazza mostra problemi emotivi, relazionali e/o legati alla sfera della sessualità il servizio può aiutare. Si può supportare nella gestione delle crisi d’ansia o quando ci si sente giù di morale. Leggi come accedere al servizio del Polo adolescenti. Troverai anche esperti che ti possano aiutare nei disturbi del comportamento alimentare. Il servizio collabora anche con le scuole per percorsi educativi sull’affettività e la sessualità. Si lavora con i servizi del territorio per sostenere i minori in difficoltà. Il servizio è attivo per ascoltarti e offrire l’aiuto di cui hai bisogno e per dare supporto ai genitori e alle famiglie.

Consultorio familiare

Il Consultorio Familiare è un servizio dedicato alle persone di età compresa tra i 14 e i 64 anni, pensato per mettere al centro il benessere e la salute della persona e della sua famiglia. Qui puoi trovare supporto per affrontare problematiche legate alla vita affettiva, sessuale e relazionale, alla procreazione responsabile, alla genitorialità e alla tutela della salute della donna. Si offre aiuto in momenti delicati della vita, come il periodo preconcezionale, il climaterio o situazioni difficili come interruzioni volontarie di gravidanza, episodi di abuso o maltrattamento.

Il servizio si occupa anche di accompagnarti nelle fasi cruciali della vita adulta, come separazioni o divorzi con alta conflittualità, o in caso di eventi di violenza offrendoti un supporto professionale e aiutandoti a compiere scelte consapevoli per il tuo percorso di crescita e benessere. All’interno del consultorio opera, inoltre, l’Equipe Adozioni, che offre servizi dedicati alle famiglie adottive, con incontri di gruppo e attività pensate per sostenere la genitorialità.

Servizi medici

Ospedale e Pronto Soccorso

L’ospedale pubblico di Mestre si trova in via Paccagnella numero 11 e si chiama anche Ospedale dell’Angelo. L’ospedale è diviso in diversi piani (per esempio, primo piano, secondo piano, ecc.) e in tanti reparti (per esempio ginecologia, chirurgia generale, cardiologia, urologia, ecc.). Al piano terra si trova anche il CUP dove puoi prenotare visite e dove puoi pagare il ticket, se necessario. All’ospedale c’è anche il Pronto Soccorso.

Si va in Pronto Soccorso solo per problemi molto urgenti o se si sta molto male. Per tutto il resto, si va in ospedale nei reparti per fare visite o esami solo dopo aver preso un appuntamento. Il medico di base fa una ricetta o una prescrizione medica e con quella si prenota e si prende l’appuntamento.
Per le visite all’ospedale a volte si paga un ticket, a volte no, dipende dal reddito delle persone (ISEE) o dalle possibili esenzioni. Chiedi al tuo medico di base per avere tutte le informazioni importanti.
Quando si va al pronto soccorso si prende un ticket con un numero per parlare con gli infermieri o i medici che lavorano al triage. Al triage chiedono informazioni ai pazienti per sapere come stanno e viene dato un codice colorato di priorità ad ogni persona. Si può dare un codice rosso se una persona sta molto male ed è in pericolo di vita, un codice verde se la persona sta male ma è meno grave o un codice bianco se il paziente non è grave.

Continuità assistenziale (ex Guardia Medica)

Quando il medico di base non c’è, dalle 20:00 di sera alle 8:00 di mattina o nei fine settimana o giorni di festa, se stai male puoi chiamare il Servizio di Continuità Assistenziale (prima si chiamava Guardia Medica).
Ci sono sempre dei medici che possono ascoltarti, aiutarti e farti ricette per medicine, se è necessario. Per Mestre, Favaro Veneto, Marghera, Quarto d’Altino e Marcon il Servizio di Continuità Assistenziale si trova a Favaro Veneto e il numero di telefono è 041 238 5639. Bisogna telefonare per avere un appuntamento. Per Venezia, invece, il numero è 041 238 5600.

Pediatri e medico di famiglia

È consigliabile per una famiglia avere un medico di base che può aiutarti quando stai male e darti dei consigli, e prescrivere le medicine. Per i bambini esiste un medico speciale che si chiama pediatra e segue i bambini dalla nascita fino ai 16 anni.
Per scegliere il medico di famiglia e il pediatra si può andare all’anagrafe sanitaria (a Mestre in Via Cappuccina 129, al Distretto Socio Sanitario, e a Marghera in Via Tommaseo 7, al Distretto Socio Sanitario). Puoi scegliere il medico di famiglia e il pediatra anche online. Per fare la scelta online è obbligatorio avere lo SPID.

In città ci sono 17 biblioteche, 4 biblioludoteche e un bibliobus. Nella Rete Biblioteche Venezia trovi libri in lingua italiana ma anche libri in altre lingue.
Per entrare nelle biblioteche e per prendere in prestito i libri è necessario iscriversi e ottenere una tessera gratuita, che puoi fare da solo oppure in ogni biblioteca puoi chiedere aiuto per farla.

La biblioteca è un luogo dove si può gratuitamente:

  • iscriversi
  • chiedere consigli ai bibliotecari
  • sedersi, leggere libri o riviste e giornali senza portarli a casa;
  • leggere e studiare anche portando i propri libri;
  • prendere in prestito un libro, un gioco in scatola o un film in DVD per portarlo a casa, leggerlo e riportarlo entro la data stabilita dalla biblioteca
  • partecipare ad eventi e attività culturali
  • accedere al servizio wi-fi;
  • giocare a giochi di società o da tavolo (in alcune delle biblioteche, come alla Vez e alla Biblioteca Carpenedo Bissuola).

In biblioteca bisogna parlare a voce bassa, non bisogna disturbare chi lavora, chi legge o chi studia. Ci sono altre regole di comportamento da rispettare. Quando entri in una biblioteca, chiedi che cosa si può fare e che cosa non si può fare.

In biblioteca Vez di Mestre c’è anche un bellissimo giardino, un bar e una sala per studiare, leggere o giocare ai video giochi con gli amici.
Altre informazioni sui servizi delle biblioteche.
Nelle mappe della città troverai le biblioteche dei diversi quartieri.

Le biblioteche junior

Lo sapevi che in molte le biblioteche ci sono libri per bambini e che ci sono due biblioteche solo per i piccoli? Quella di Mestre si chiama Vez Junior e si trova in Via Giovanni Querini, 33. È una biblioteca speciale per i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze. Ci sono libri anche per i più piccoli, di età 0-6 anni. I libri sono in italiano e in altre lingue. Ci sono libri per esempio in lingua bangla e in lingua inglese. La biblioteca organizza anche momenti di racconto di storie e di letture e attività per bambini e famiglie.
Anche a Marghera centro, vicino al mercato, c’è uno spazio della biblioteca dedicata ai più piccoli con libri in italiano e in altre lingue o con libri senza parole, solo con immagini, che si possono usare in tutte le lingue per inventare storie e osservare disegni.
Altre informazioni sulla Vez Junior.

Le biblioludoteche

Nella rete Biblioteche Venezia ci sono anche 4 biblioludoteche dove si può entrare con la stessa tessera gratuita. Sono dei luoghi dove i bambini con i genitori possono giocare o leggere libri. Per i bambini è importante perché imparano le regole, a stare con gli altri e a giocare anche in lingua italiana. Nelle biblioludoteche si organizzano anche laboratori artistici e creativi.
Altre informazioni sulle biblioludoteche.
Nelle diverse mappe della città si trovano invece le indicazioni delle biblioludoteche.

Il Bibliobus

È un bus che si sposta per Venezia, passa anche per i parchi di Mestre e di Marghera ed è come una biblioteca. Si prendono i libri in prestito e si restituiscono. Anche il Bibliobus organizza tante attività.
Online si trovano calendario e luoghi del percorso del Bibliobus.

Presso le poste italiane è possibile pagare le bollette della luce, gas, acqua. Puoi decidere di pagare le bollette anche con un bonifico bancario o presso le tabaccherie. Le bollette si possono pagare anche online, sul sito della propria banca o del fornitore. A volte si possono pagare anche nei supermercati e luoghi abilitati.

È importante avere il nome di tutti i componenti della famiglia appesi fuori di casa sulla cassetta della posta (per esempio mamma, papà e figli) per poter ricevere tutte le comunicazioni ufficiali.

A Mestre in Viale Sansovino 3/5 c’è il Centro per l'impiego dove puoi andare per chiedere informazioni se cerchi un lavoro. Il servizio è gratuito.

A Mestre in Via Ca’ Marcello c'è la sede dei sindacati, organizzazioni che difendono i diritti dei lavoratori. Se per esempio hai un problema con un contratto di lavoro o vuoi chiedere informazioni per lavorare in Italia. Puoi scegliere dove andare a seconda dei tuoi interessi in Italia.

Il Comune di Venezia dà informazioni sulla città gratuitamente a tutte le persone che hanno bisogno. C’è uno sportello online chiamato DIME.
Se hai bisogno di andare all’anagrafe per fare i documenti, per esempio, di spiegano dove andare, ti dicono a chi dare riferimento, il mezzo di trasporto da prendere.
Ti danno anche informazioni su come fare le prenotazioni quali documenti devi portare.

Ecco alcuni esempi di documenti utili per vivere in Italia:

  • codice fiscale: per farlo devi andare all’Agenzia delle Entrate
  • carta di identità: si può fare in Comune all’Ufficio Anagrafe
  • permesso di soggiorno: per farlo devi chiedere un appuntamento in Questura
  • tessera sanitaria: per poterla fare vai al distretto sanitario di riferimento, cioè vicino a casa

In Italia puoi comprare le medicine in farmacia. Non si possono comprare medicinali come antibiotici senza la ricetta medica. Il farmacista può dare qualche consiglio, ma non è un medico.

In Italia si parla la lingua italiana. Per conoscere come si vive a Venezia, per spostarti, andare dal medico, per emergenze, per andare a scuola, per lavorare e per tanto altro, è molto importante imparare la lingua italiana, per te e per tutta la famiglia. È molto importante imparare la lingua italiana per andare in ospedale e prendere un appuntamento. È fondamentale anche per parlare con i medici o con gli insegnanti: non tutte le persone in Italia parlano la lingua inglese.

Ci sono corsi nelle scuole della città che si chiamano CPIA.
Per altre informazioni consulta la pagina Una lingua, tante voci del Comune di Venezia.
Oppure chiama il numero gratuito del Comune 041 274 7408. Puoi lasciare un messaggio anche nella tua lingua madre. Puoi chiamare questo numero anche per chiedere informazioni sui doposcuola e sugli spazi compiti per i tuoi bambini. Lascia un messaggio in segreteria.

A Mestre centro c’è un mercato fisso, stabile. Si chiama Mercato coperto e si trova in Via Francesco Scipione Fapanni 48. Puoi andare e puoi trovare tanti banchetti con carne, pesce, frutta e verdura. Molti spazi sono gestiti da persone bengalesi o altri da persone che parlano anche bangla. Il mercato è aperto tutti i giorni fino alle 19:00 di sera ma è chiuso alla domenica.
Anche a Marghera c’è un mercato fisso coperto, più piccolo del mercato di Mestre, ma puoi trovare carne, pesce, verdura, frutta, fiori e piante. Il Mercato è in Piazza Mercato, vicino alla biblioludoteca, è aperto tutti i giorni ma è chiuso la domenica.

A Mestre centro, per le strade della città, si organizza un mercato tutte le settimane, il mercoledì e il venerdì mattina. Puoi trovare cibo, vestiti, pentole, oggetti per la scuola, per il bagno, tappeti, stoffe e molto altro.
Anche a Marghera per le strade si organizza un mercato tutte le settimane, il martedì e il sabato e trovi sempre cibo, stoffe, scarpe, oggetti, vestiti.

A Mestre e a Marghera si organizzano durante l’anno feste all’aperto, come per il Carnevale, lungo le strade; si organizzano feste per le vacanze di Natale con mercati o piste di ghiaccio o cinema all’aperto. Chiedi in Comune, ai tuoi vicini, amici o maestri e maestre della scuola dei tuoi figli o del Centro Provinciale per l'Istruzione degli Adulti (CPIA) dove si organizzano queste feste e quando sono.

Sui mezzi pubblici è obbligatorio obliterare il biglietto dell’autobus, vaporetto, tram o treno. Puoi fare un abbonamento per qualche giorno, un mese, tanti mesi o un anno. Chiedi informazioni in città.

In Italia è obbligatorio avere una patente per poter guidare. Puoi fare un corso presso una Scuola Guida dove ti possono insegnare sia la teoria, per esempio come si guida, quali sono i cartelli stradali, quando fermarsi e dare la precedenza ma puoi anche fare delle lezioni pratiche in auto con istruttori esperti.
A seconda del mezzo che vuoi guidare ci sono diverse patenti. Se vuoi guidare una moto piccola c’è un tipo di patente, se vuoi guidare un'auto o un camion ci sono patenti differenti. Per guidare la moto piccola puoi avere 14 anni ma per la macchina bisogna aspettare i 18 anni di età. 

Per il monopattino elettrico è obbligatorio avere 14 anni, un casco se hai tra i 14 e i 18 anni, una targa e una assicurazione. Non puoi trasportare altre persone e devi avere un giubbotto che si veda bene di notte, che si possa illuminare e delle luci che segnalino il monopattino quando alla sera e alla notte.

A Venezia è obbligatorio fare la raccolta differenziata. Ci sono contenitori dove si possono mettere vetro, plastica e lattine, contenitori per carta e cartone, contenitori per i resti degli alimenti e contenitori per tutti gli altri rifiuti (che si chiamano secco o indifferenziato, come i pannolini dei bambini).
In ogni città il colore del contenitore può cambiare. Chiedi informazioni al Comune della città dove abiti.

Per altre informazioni vai alla pagina How to recycle in Venice [ENG] e consulta il pdf in lingua bangla.

La scuola in Italia è obbligatoria fino ai 16 anni, ma puoi andare a scuola fino a quando hai concluso il ciclo scolastico, che in Italia è di 13 anni. Con una nuova legge del 2023 non è possibile fare più di 15 giorni di assenza in 3 mesi di scuola. In caso di assenza non giustificata (per esempio viaggio in altri Paesi) è prevista una sanzione per i genitori. Dopo aver finito la scuola superiore si può fare l’università o si può lavorare. Guarda lo schema facilitato del sistema scolastico italiano del Ministero dell'Istruzione.

Materiali per la scuola
I libri per la scuola sono gratis solo per la primaria. Le maestre consegnano le “cedole librarie” e spiegano alle famiglie in quale cartoleria andare per prendere i libri necessari e quali sono i libri per ogni classe. Ogni classe può avere libri diversi perché le maestre e i maestri possono scegliere quelli che preferiscono. Anche i materiali per la scuola possono essere diversi. Per comprare i materiali bisogna aspettare l’inizio della scuola perché i maestri danno un elenco di cose da comprare.
A partire dalla scuola secondaria di primo grado le famiglie devono comprare i libri per i figli. Prima dell’inizio della scuola si può chiedere l’elenco in segreteria oppure chiedere ai compagni di classe. È possibile chiedere un rimborso per le spese dei libri dei ragazzi, ma per chiederlo è necessario presentare la certificazione ISEE e gli scontrini dei libri. Chiedi informazioni in segreteria. L’elenco dei libri è pubblicato sui siti delle scuole all’inizio dell’estate. È importante prenotare i libri in estate per iniziare l’anno scolastico con tutti i materiali.

Registro elettronico
A scuola si userà un registro elettronico per mandare comunicazioni alla famiglia, inserire i compiti e avvisi. Guarda il video in lingua bangla su come funziona un registro elettronico [BEN].

Doposcuola e spazi compiti
In città ci sono tanti posti gratuiti o a pagamento dove i bambini possono fare i compiti come Il Punto Luce di Save The Children a Marghera e il Patronato Sacro Cuore in Via Aleardi o Rosso Veneziano in Piazzetta Canova, vicino a Viale San Marco. Questi sono alcuni dei posti per gli spazi compiti. Se vuoi altre informazioni, per sapere se ci sono altri luoghi in altre zone della città manda un'e-mail a spazicompiti@comune.venezia.it. Chiedi anche alle maestre della scuola dei tuoi figli/figlie.

Asilo Nido

I bambini piccoli fino a 3 anni possono andare all'Asilo Nido. Il Nido non è gratuito, ma in base all’ISEE della famiglia si paga una retta. Il costo comprende anche la mensa. Le famiglie devono portare i pannolini per i bambini.
Le iscrizioni al Nido si fanno entro il 15 di marzo di ogni anno per cominciare a settembre dell’anno dopo (per esempio se voglio che il mio bambino vada al Nido a settembre 2025, devo iscriverlo entro marzo 2025). È necessario avere lo SPID. Una volta iscritti non bisogna rinnovare l’iscrizione.

È molto importante per i bambini piccoli andare al Nido perché possono imparare a giocare, a stare con gli altri bambini e a mangiare da soli. I bambini che non parlano la lingua italiana possono iniziare a impararla giocando. Grazie al gioco si imparano nuove parole che sono importanti per crescere e per stare bene a scuola. Le maestre spiegano ai genitori che cosa fanno i loro bambini al Nido, spiegano che cosa mangiano e dicono come stanno.

In Italia nella mensa c’è sempre un primo piatto, un secondo piatto, il pane, la frutta e l’acqua. Come primo piatto di solito c’è pasta, riso o zuppa. Come secondo piatto invece c’è carne, pesce, formaggio, lenticchie con verdura. Al Nido viene fatta una tabella che riporta ogni giorno cosa e quanto i bimbi hanno mangiato, se sono andati in bagno e quale attività hanno fatto. Quando una maestra dice a un genitore che il bambino ha mangiato sia il primo che il secondo piatto vuol dire che ha mangiato tutto. Se una maestra dice che ha mangiato solo il primo vuol dire che ha mangiato magari il riso, la pasta o la zuppa ma non la carne, il pesce o il formaggio. Al Nido a volte il primo e il secondo piatto si alternano, prima si mangia il secondo e poi il primo. Al nido fino ai 12 mesi il cibo è adattato nella consistenza e negli ingredienti a quello che la famiglia ha introdotto ed è possibile anche portare il latte materno. Dai 12 mesi variano le consistenze in base alle autonomie dei bambini perché la cucina è interna.

I genitori possono chiedere tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Se una mamma, per esempio, vuole sapere che cosa ha mangiato suo figlio, come si è comportato a scuola, è educato chiedere e le maestre rispondono sempre. Anche le maestre fanno delle domande, a volte, per capire come sta un bambino. A volte fanno tante domande come: ha mangiato? ha dormito? ha avuto la febbre? Tutte queste domande sono importanti per far capire alla maestra di che cosa ha bisogno il bambino.

Una famiglia che iscrive il figlio al Nido non è una famiglia che dà meno attenzioni e non cura il proprio bambino. La scelta non viene mai giudicata. Se un bambino va al Nido la mamma e il papà hanno tempo per lavorare o per fare altre cose ma hanno anche la possibilità di conoscere i genitori di altri bambini, di conoscere nuovi amici, di chiedere consigli e di aiutarsi. Ogni famiglia dovrebbe sentirsi libera di poter mandare il proprio figlio al Nido. Questa scelta può dipendere da bisogni della famiglia e dalla necessità di ogni bambino.

Scuola dell'Infanzia

Dai 3 ai 6 anni i bambini vanno alla Scuola dell’Infanzia. Non è una scuola obbligatoria, ma è molto importante andare per imparare a parlare, giocare con gli altri, rispettare le regole, mangiare da soli, diventare più autonomi. Nella Scuola dell’Infanzia italiana non si impara a leggere e a scrivere, ma si impara a disegnare, a colorare, a riconoscere il proprio nome, a contare, a dire i giorni della settimana e i mesi e fare tante attività insieme ad altri bambini, come giocare. Tutti i bambini italiani vanno alla scuola dell’infanzia perché è una scuola che prepara alla scuola primaria che è obbligatoria.
Alla scuola dell’infanzia i bambini possono frequentare di solito dalle 8.30 alle 15.30. I genitori devono fare domanda per richiedere il pranzo. Si possono scegliere diete per allergie o per scelte alimentari, anche per motivi religiosi.
Si paga un ticket di 4,50 euro al giorno. In base all’ISEE della famiglia si possono avere degli sconti. È importante fare l'iscrizione alla Scuola dell'Infanzia entro fine gennaio per settembre di chi compie 6 anni (es. devo iscrivere mio figlio entro fine gennaio 2025 per farlo iniziare a settembre 2025). Si entra in una graduatoria e si viene chiamati in base al punteggio della graduatoria. I bambini entrano a scuola se sono nella graduatoria, non solo se si iscrivono. Tutto si rinnova di anno in anno automaticamente.
Inserimento: nei primi 15 giorni in bambini frequentano per poco tempo in modo da abituarsi ad andare a scuola, di solito accompagnati dalla mamma.

La mamma può chiedere di vedere gli spazi della scuola, le attività che fanno i bambini. I genitori di bambini che non parlano italiano possono chiedere dei consigli per alcune attività che si possono fare a casa. Di solito alla scuola dell’infanzia, per esempio, i bambini imparano i giorni della settimana con i colori. Il lunedì, per esempio, può essere il giorno giallo, il martedì il giorno verde, ecc. Se la famiglia conosce questa attività, può farla a casa anche nella lingua madre. 

È molto importante che i bambini continuino a parlare la loro lingua madre a casa, con la famiglia e la lingua italiana con amici, altri bambini, a scuola o in altre attività pomeridiane. A scuola si usano spesso delle filastrocche e delle canzoncine per imparare i numeri, i giorni della settimana, le parole. Le mamme possono chiedere alle maestre che cosa si usa a scuola per cercare a casa anche in lingua materna dei materiali simili. Quando a scuola i bambini hanno bisogno di qualcosa, per esempio di acqua, e dicono “acqua” o la indicano con un dito, le maestre aiutano i bambini a fare una frase come “maestra, vorrei l’acqua”. In questo modo i bambini si abituano a parlare con gli adulti e si preparano per la scuola primaria. Sarebbe utile che le stesse strategie si usassero anche a casa oppure è importante spiegare a casa al bambino che se in famiglia ci sono comportamenti diversi per abitudini diverse, questo non vuol dire che le maestre o i genitori non vogliano bene al bambino ma anzi, ognuno fa la cosa migliore per il suo benessere. Una cosa molto importante per poter andare alla scuola primaria è imparare a raccontare perché servirà per studiare. Nella scuola dell’infanzia italiana le maestre lavorano con delle storie, a volte anche senza parole, prendendo dei libri in biblioteca.

Se non ci sono in biblioteca libri nella lingua della famiglia, si possono prendere libri senza parole e si può inventare una storia. È importante chiedere al bambino di raccontare la sua giornata a scuola, chiedere che cosa ha fatto, che cosa ha mangiato, se è stato bene. Questi sono consigli sulla base della nostra esperienza in Italia. Ogni famiglia può cercare le sue strategie per insegnare ai bambini parole nuove e a raccontare soprattutto nella lingua madre.

In Italia nella mensa c’è sempre un primo piatto, un secondo piatto, il pane, la frutta e l’acqua. Come primo piatto di solito c’è pasta, riso o zuppa. Come secondo piatto invece c’è carne, pesce, formaggio, lenticchie con verdura. Quando una maestra dice a un genitore che il bambino ha mangiato sia il primo che il secondo piatto vuol dire che ha mangiato tutto. Se una maestra dice che ha mangiato solo il primo vuol dire che ha mangiato magari il riso, la pasta o la zuppa ma non la carne, il pesce o il formaggio.

I genitori possono chiedere tutte le informazioni di cui hanno bisogno. Se una mamma, per esempio, vuole sapere che cosa ha mangiato suo figlio, come si è comportato a scuola, è educato chiedere e le maestre rispondono sempre. Anche le maestre fanno delle domande, a volte, per capire come sta un bambino. A volte fanno tante domande come: ha mangiato? ha dormito? ha avuto la febbre? Tutte queste domande son importanti per far capire alla maestra di che cosa ha bisogno il bambino.

Scuola Primaria

Dai 6 ai 10 anni i bambini vanno per 5 anni alla scuola primaria, che è obbligatoria.
L’iscrizione alla Scuola Primaria si fa on line tra gennaio e febbraio di ogni anno per l’anno scolastico che partirà a settembre.
È anche importante ricordare di fare l’iscrizione alla mensa (nella pagina web del Comune puoi trovare informazioni anche in lingua bangla). La mensa va rinnovata ogni anno. Durante il mese del Ramadan, se qualche alunno/alunna non vuole mangiare a scuola, la mensa va sospesa, sennò si continua a pagare il pasto.
Per aiuto chiedi alla segreteria della scuola.

Scuola secondaria di primo grado

Dagli 11 ai 13 anni si frequenta la scuola secondaria di primo grado.

Scuola secondaria di secondo grado

Dai 14 ai 18 anni si può scegliere la scuola secondaria di secondo grado che interessa di più ai ragazzi. Per esempio, si può fare un liceo artistico, linguistico, sociale, un istituto professionale (ad es. per diventare cuochi) o tecnico (ad es. per fare meccanica o elettronica). La scelta della scuola secondaria di secondo grado si fa tra settembre e dicembre dell’ultimo anno di scuola secondaria di primo grado. È una scelta importante e per questo è utile parlare con gli insegnanti e chiedere un colloquio per orientamento. Le scuole spesso organizzano degli incontri di orientamento rivolti ai genitori per aiutarli a capire e sostenere i propri figli.

In Italia esistono degli uffici che possono aiutare le persone e le famiglie in difficoltà. Questi uffici sono divisi in base al tipo di difficoltà. Si occupano quindi di aiutare le persone disabili, anziane, le donne vittima di violenza, i bambini maltrattati, immigrati neoarrivati. Ci sono anche uffici che si occupano di aiutare famiglie con difficoltà economiche o abitative.
Per conoscere e accedere a tutti questi servizi si può chiedere informazioni allo sportello più vicino a casa, in Via Ca’ Rossa a Mestre (tel. 041 274 6449) e in Via Rinascita a Marghera (tel. 041 274 9974).

Se sei vittima di violenza e hai bisogno di aiuto, puoi contattare anche il Centro antiviolenza.

Quando una persona è vittima di tratta significa che ha viaggiato o è stata spostata dal suo paese con la forza o con l'inganno di altre persone. Questo può succedere, per esempio, per sfruttamento lavorativo, sfruttamento delle persone, lavori illegali, prostituzione, traffico di organi umani.
Se sei vittima di tratta, se hai bisogno di aiuto, se vuoi informazioni per capire bene che cosa puoi fare, telefona a questo numero: 800 290 290. Se chiami questo numero la chiamata è gratis. Se hai una sim Lyca devi fare questo numero: 0039 342 775 4946. Con la sim Lyca la chiamata si paga. Puoi parlare anche nella tua lingua e puoi telefonare tutti i giorni a tutte le ore. Dopo la prima telefonata, se lo vorrai, ti daranno un appuntamento di persona o dei consigli di cose da fare. Il servizio è gratuito e funziona in tutta Italia. La chiamata è anonima. 

Team

Selina Akter
Selina Akter

Collaboratrice

Sharmin Khandker Etu
Sharmin Khandker Etu

Collaboratrice

Giulia Ferro

Assegnista di ricerca

Luigi Magnini

Ricercatore

Elisabetta Ragagnin

Professoressa Associata
Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea (DSAAM)

Graziano Serragiotto

Professore Ordinario
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati (DSLCC)

Giulia Tardi

Assegnista di ricerca

Valeria Tonioli

Borsista di ricerca