L’opera migrante
Database della circolazione artistica tra Italia e America Latina (1880-1920)

Progetto

Il database IMLA-RIIA, composto attualmente da circa 30.000 records (ma in continuo aggiornamento), raccoglie per intero le cronologie dei maggiori teatri italiani, europei e latinoamericani, legati alla rotta atlantica, ossia quella via imprenditoriale che, partendo dal centro del Mediterraneo e passando per la Spagna e il Portogallo, si spingeva, dopo una sosta presso le isole Canarie, fino ai paesi del Centro e del Sudamerica. 

Il particolare valore del materiale raccolto consiste nella sua eterogeneità, essendo caratterizzato da un’attenzione specifica non solo ai repertori eseguiti, ma soprattutto alla circolazione delle maestranze: musicisti, cantanti, ma anche scenografi, ballerini, tecnici di teatro e impresari, il più delle volte di origine italiana che, nel periodo delle grandi migrazioni, percorsero il suddetto tragitto, diffondendo il repertorio operistico europeo nel Nuovo Continente. 

Istituto per lo studio della Musica Latino Americana
Rapporti Italo Ibero Americani (RIIA) - Il Teatro Musicale

Metodi e obiettivi

Questa enorme varietà di informazioni, raccolte da un cospicuo numero di ricercatori e compilatori nel corso di un lungo periodo di lavoro, permette, grazie all’utilizzo dello strumento informatico del database, di incrociare i diversi dati raccolti e ricostruire in questo modo l’itinerario umano ed artistico di moltissime compagnie liriche attive tra i due continenti, gettando un’importante luce sulla storia della ricezione dei repertori da un punto di vista artistico, storico e sociale. Il database, infatti, si compone di diverse sezioni (tabelle), che si riferiscono ai luoghi teatrali, agli operatori e ai titoli che furono presentati, soprattutto raccolti attraverso cronologie di teatri, programmi di sala e locandine dei singoli spettacoli rappresentati.  A questo proposito, il gruppo di studio IMLA – RIIA ha compreso dal primo momento che era fondamentale trovare una via per rendere omogenei i dati ed inserirli in un unico contenitore digitale che permettesse il confronto tra i diversi campi. 

Evitando in questo modo la mera tendenza descrittiva dei fenomeni in questione, lo strumento può rivelarsi fondamentale per differenti profili di ricercatori, coinvolgendo non soltanto musicisti e musicologi, ma anche storici dell’arte, storici della letteratura e del teatro e storici della migrazione, indirizzando la ricerca sia sul piano storico-artistico, sia su quello sociologico. I legami tra le diverse aree delle discipline umanistiche sono infatti evidenti anche in relazione al contesto iberoamericano. Per citare alcuni esempi, molti sono i letterati latinoamericani che ebbero forti contatti con la librettistica – si vedano fra gli altri José de Alencar, da una cui opera fu tratto il Guarany di Gomez, e Ricardo Piglia, autore del romanzo e in seguito del libretto d’opera de La Ciudad Ausente – e molti sono altresì gli argomenti letterari latinoamericani da cui furono tratte opere liriche (si vedano Tabaré di Juan Zorilla de San Martín, o Juan Moreira, dello scrittore argentino Eduardo Gutiérrez, entrambi oggetto di differenti studi interdisciplinari).   

L’importanza dello strumento si fonda perciò sulla sua natura comparativista e interdisciplinare, che va a colmare un vuoto specifico presente nel mondo degli studi latinoamericani, sposandosi alla perfezione con gli obiettivi di ricerca stabiliti dalla convenzione vigente tra l’IMLA e l’Università Ca’ Foscari, la cui collaborazione si basa sull’interesse reciproco delle parti allo svolgimento e allo sviluppo di attività comuni nel suddetto ambito di ricerca. 

Il database IMLA-RIIA, che viene ora pubblicato e ospitato nell’ambiente web dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, con il supporto tecnico dei suoi servizi informatici, è un primo punto d’arrivo del lungo percorso di ricerca sopra descritto. Tuttavia, per la sua stessa natura, si tratta di un oggetto non concluso e perfetto, ma di un work in progress in costante aggiornamento. È convinzione dei curatori del progetto che la via migliore per portare avanti questo work in progress sia quella di aprirlo alla fruizione della comunità scientifica, invitando gli studiosi non solo a fruirne, ma anche a segnalare nuovi dati ed eventuali criticità riscontrate.

Il database raccoglie decine di migliaia di voci provenienti da aree geografiche, repertori e nazionalità differenti: nonostante gli sforzi degli autori, è possibile che in alcuni casi vi siano refusi e traslitterazioni. Ti saremo grato se potrai segnalarci eventuali correzioni a imlastaff@gmail.com: ci aiuterai a rendere questo lavoro migliore.

Comitato scientifico

  • Aníbal. E. Cetrangolo, Direttore IMLA, coordinatore ricerca scientifica
  • Michele Mescalchin, coordinatore area tecnica-informatica
  • Stefano Gavagnin, ricercatore indipendente
  • Francesco Milella, University of Cambridge
  • Matteo Paoletti, Università di Bologna
  • Francesco Paolo Russo, Universidad de Valladolid
  • Ignacio Weber, Universidad de Buenos Aires

Partner

  • Istituto per lo studio della Musica Latinoamericana (IMLA)
  • RIIA – Relazioni Italo-Latino-Americane (Study group della International Musicological Society)
  • Università Ca’ Foscari Venezia

Questo sito è stato realizzato con il contributo della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e con la supervisione tecnica dell’Università Ca' Foscari di Venezia.